martedì 6 marzo 2012

Rivisitare la tradizione.....Involtini Doppia Panatura!

Ogni tanto ricompaio neh!!!!   ;-)


La tradizione della carne mangiata cruda, tagliata a fettine sottili oppure battuta al coltello, appartiene alle mie Langhe: è nota infatti come carne all'Albese, dalla ridente cittadina capitale del profumatissimo tartufo bianco!
E' ben noto però come negli anni le fettine sottili di carne da mangiare cruda abbiano assunto la definizione di "tagliate a carpaccio"!
Ma cosa centra il nome di un famoso pittore veneziano del 1500, Vittore Carpaccio, amante dei piccoli dettagli, e dei decisi colori pastello espressi in amabili contrasti?
La tradizione di definire le sottili fettine di carne cruda come "tagliate a carpaccio" nasce a Venezia negli anni '60, quando il famoso Cipriani fondatore dell'Harry's Bar, propose questo piatto a un'amica contessa che non poteva mangiare carne cotta: servite le tradizionali fettine rosse accompagnate da una salsa chiara, ribattezzò il tutto "carpaccio" proprio in onore del pittore veneziano e dei suoi memorabili contrasti, al quale la città natia stava dedicando in quel periodo una mostra!
Ecco svelato l'arcano! Una tradizione che si tramanda da decenni (le prime citazioni della carne all'albese risalgono a ricettari dell'800) che in tempi più recenti è stata ribattezzata con una definizione che è diventata anch'essa tradizione!

Di tradizione in tradizione però.......qualcosa può anche essere rivisitato!
Così da un'idea di Silvia su Quisquilie, nascono questi involtini doppia panatura!
Buoni buoni, e teneri, proprio perchè come carne si utilizzano le fettine sottili di cui abbiamo appena parlato!
Che evidentemente sono buone da mangiare anche cotte!!!


INVOLTINI DOPPIA PANATURA

Ingredienti
• Fettine di carpaccio di carne
• Grana grattugiato q.b.
• Pangrattato q.b. (in quantità doppia rispetto al grana)
• Una manciata di prezzemolo tritato
• Olio, o margarina oppure burro q.b.
• Sale q.b.

Preparazione
Fare una impanatura mescolando il pangrattato, il grana e il prezzemolo. Spennellare ogni fettina di carpaccio con un po’ di olio (o burro/margarina), ricoprire con abbondante impanatura e avvolgere in modo da formare un involtino stretto e lungo (tipo sigaro), spennellare nuovamente l’involtino di olio (burro/margarina) e impanarlo anche all’esterno. Se sono troppo lunghi dividerli a metà. Infilzare gli involtini con uno stuzzicadenti e cuocerli in padella dolcemente con poco olio fino a che non saranno ben rosolati. Aggiustare di sale e servire.


Baci, MARA

5 commenti:

Federica ha detto...

Ma guarda quante curiosità ho scoperto oggi sul carpaccio :) Io con la carne non vado molto d'accordo e cruda...proprio no! Quindi ben venga la tradizione rivisitata. Questi involtini dalla doppia panatura sono proprio stuzzicosi ^_^ Un bacione bimbe, buona settimana

Veronica ha detto...

Buoni !!!!

manrico ha detto...

WOOOW!!....bella la FOTO...la classe non è acqua!!

ary/enza ha detto...

mi :) complimenti splendide ricette e ti seguo con molto piacere passa nel mio blog anche se sono alle prima armi se ti va ciao :)piace il tuo blog

Gio ha detto...

bentornata! e con degli involtini così invitanti :P