Bellissimo questo contest di Cleare!!!! Anche in questo caso ho avuto la stessa sensazione provata qui....quella di pensare di avere pronta la ricetta perfetta.........
Ma prima, un po' di storia!!! ;-)
La mia vita da studentessa si può dire sia stata relativamente agevole: ho sempre frequentato scuole vicino casa, sin dalle elementari, anche se il ritardo è sempre stato la mia specialità!
Già alle medie le amiche che abitavano nel mio stesso palazzo dovevano aspettarmi se volevamo fare il breve tratto di strada insieme, perchè io non ero mai pronta!
Gli anni del liceo, il mitico scientifico Ettore Majorana a una manciata di chilometri da casa mia, sono stati una corsa contro il tempo per riuscire a prendere l'ultimo pullman utile prima che scattasse il temuto ritardo: ricordo come ora le corse in mezzo alle aiuole spartitraffico di Corso Tazzoli, per riuscire ad entrare in classe prima della professoressa Fino! Entrare dopo di lei significava interrogazione di matematica! Immediata!
All'università le andate e i ritorni si sono rivelati per fortuna più flessibili, anche se nella mia mente restano storiche le levatacce per guadagnarsi un posto in prima fila alle affollatissime lezioni di statica e scienza delle costruzioni della prof.ssa De Cristofaro, la mia splendida relatrice di cui purtroppo posso solo conservare i ricordi....
Sebbene in modo marginale, perchè fino a quando mi sono sposata di cucinare se n'era sempre voluta occupare mia mamma (io sporcavo troppe pentole diceva ;-) ) già ai tempi dell'università il cibo aveva la sua valenza: costretti in ateneo per moltissime ore consecutive (tra lezioni e laboratori, a volte iniziavamo alle 8.30 e finivamo alle 19.00) io e alcuni miei compagni di corso non ci rassegnavamo al misero panino o al consueto pezzo di pizza.....così avevamo preso l'abitudine di portarci il thermos con le pietanze calde preparate a casa! Ricordo con vero piacere quei momenti di convivialità......cercavamo un'aula libera, ci appropriavamo di un paio di tavoli da disegno, et voilà: il pranzo in università era servito!
Ma alla sera tornavo a casa......e trovavo la cena pronta!!! Avendo anche l'università nella città di residenza, non ho mai saputo cosa volesse dire "essere studente fuori sede"! Non ho mai dovuto combattere con la ricerca di un alloggio, o una camera, a prezzi proibitivi, con la mancanza dell'automobile per poi essere costretti a farsi scarrozzare magari dalle fidanzate......e soprattutto non mi sono mai dovuta confrontare col frigorifero che implorava pietà per essere riempito! Un piccolo assaggio di questa vita l'ho avuto grazie a un ex fidanzato che come da copione qui studiava ma la famiglia l'aveva lontana.
Non che conservi dei bei ricordi di quella storia, che non finì bene ma per fortuna finì, però devo ammettere che almeno una cosa buona me l'ha lasciata: la pasta alla scarpara!! E' una pasta che nella sua estrema semplicità risulta buonissima oltre che particolarmente veloce da preparare! Ottima gustata così, si rivela eccezionale come base per delle aggiunte di pesce......insomma: un vero must!
E se è vero che dalla vita bisogna sempre cercare di cogliere il meglio, e dalle esperienze negative è importante trarre anche degli insegnamenti......beh: direi che imparando a preparare questa pasta ho fatto proprio il mio dovere!
PASTA ALLA SCARPARA
Ingredienti (4 porzioni circa)
• 1 spicchio d'aglio
• un mazzettino di prezzemolo fresco (ma va bene anche quello secco...garantisce la sottoscritta che ha già provato!!)
• una scatola di polpa di pomodoro da 400 gr
• 2 cucchiai di olio evo
• zucchero e sale q.b.
• pasta q.b. (in genere si calcolano 80 gr a persona....ma per studenti affamati si possono abbondantemente superare i 100 gr!)
Preparazione
Portare a bollore l'acqua della pasta e intanto preparare l'aglio e il prezzemolo tritandoli, finemente e separatamente, con la mezzaluna. Mettere in una padella l'olio con l'aglio tritato e soffriggere, facendo molta attenzione a non farlo bruciare; aggiungere il prezzemolo tritato e farlo cuocere per 60 secondi, a questo punto aggiungere la polpa di pomodoro, aggiustare di sale e zucchero (serve per togliere l’acidità del pomodoro) buttare la pasta e lasciar cuocere il sugo per 10/15 minuti (diciamo che va bene il tempo di cottura della pasta stessa). Trascorso il tempo scolare la pasta e farla saltare nella padella col sughetto, impiattare e servire!
La semplice salsa può anche essere usata come base per risotti, per insaporire pallidi tranci di pesce o come base per dei sughi ai frutti di mare.
Per questa pasta io ho usato gli spaghetti n°9 Garofalo, in assoluto i miei preferiti....così corposi e speciali da arrotolare con la forchetta!
Poi.....inutile dire che con questa ricetta io partecipo al bellissimo contest di Cleare del Pomodoro Rosso
del quale mi sono innamorata a prima vista!
Diciamo che visti i trascorsi studenteschi,
visti i tempi di preparazione e gli ingredienti usati,
mi sembrava perfetta per l'occasione!
Approfitto qui del fatto che si parla di Pasta Garofalo, per ringraziare con vergognoso ritardo la Garofalo dei graditissimi regali con cui aveva voluto omaggiare tutte le ricette che avevano partecipato al contest di Lydia!
Ai tempi io ero una neofita del blog, e non avevo ancora capito come ci si comportava! Chiedo scusa e ringrazio ancora!
Bacioni MARA
15 commenti:
Semplicissima ma ottima, uin bacione
Una bontà questa pasta scarpara!!! E leggendo i tuoi ricordi tornano in mente i miei... Uno su tutto!!! Quello che non sono mai riuscito a prendere in tempo la corriera... Ciao.
mmm, buona questa pasta! sai che il liceo Majorana lo conosco? o meglio, "ex Liceo Majorana", ora fa parte di un fondo di investimento gestito dalla società dove lavoro...un abbraccio,
F
il Majorana!! tra i miei amici di Bardo c'era chi andava lì, poi c'erano i fedelissimi del Galfer, quelli dell'Alfieri e i "benestanti" del Sociale.... che ricordi!
E che nomi altisonanti, il mio liceo della periferia milanese nn aveva neanche un nome, era per tutti il classico dell'Omnicomprensivo ;)
Buona la tua pasta, meno male che da ogni momento della propria vita si riesce atrarre qualcosa di buono!
Bacioni, Lucia
Fantastici i ricordi del periodo studentesco e complimenti per il piatto buonissimo e invitante! Baci
Con tutto il profumo delle cose semplici, deve essere proprio buona questa pasta. Specie con i bei pomodori freschi di stagione. Che nome curioso per la salsa! Un baciotto, buona settimana
mamma mia che buona!complimenti!
buonissima, semplice e gustosa,un mix adatto anche agli adulti sempre di fretta!
Una pasta semplice e buona, mi piace il tuo racconto :) ciao
Grazie per la ricetta!!
pasta semplice ma veloce e in certi casi la velocità è fondamentale :)
io l'adoro questo sughino ... ma già lo sai!!! ;-)
Che buonaaaa questa pastaaaa bravaaaaa! :) eh sì poi se ti riporta a dei vecchi ricordi..è ancora + buona! davvero complimentissimi! ho visto anche le tue ultime ricette...bontàààà! complimentiiii! baci
PS.ho 2 sondaggi sul mio blog, vota se ti va!
Complimenti per il blog... aggiunto subito tra i miei blog preferiti! Se ti va, fai un salto nel mio blog... sei la benvenuta!!! A presto
davvero deliziosa!!!!! e che piacere ieri incontrati! la mia musa ispiratrice del Bimby, mi ricordo quando leggevo con una sana invidia tutte le ricette che facevi con il bimby, molte ora le ho sperimentate, e ieri sono stata davvero felice di averti incontrata e conosciuta! spero davvero ci possa essere una nuova occasione! un bacione Ely
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